16 giugno 2017
Aggressioni al personale infermieristico dei servizi di Emergenza-Urgenza e dei P.S. di Bari e Barletta Andria Trani
Scriventi Enti di rappresentanza professionale degli Infermieri evidenziano alle SS. LL,
ognuno per quanto di propria competenza, rilevano il dilagare del fenomeno di aggressioni fisiche e
verbali al personale infermieristico impegnato nei servizi di emergenza urgenza e dei punti di primo
intervento ospedalieri, per chiedere interventi risolutivi a tutela dell’integrità fisica e morale dei
propri associati.
Le aggressioni subite dagli Infermieri nella quotidianità in particolar modo nei P.S., sono la
diretta conseguenza della chiusura di una serie di pronto soccorso con la centralizzazione dei
pazienti all’interno dei DEA. Questa situazione, nei fatti, sta determinando l’aumento della
percentuale di accessi inappropriati e il manifestarsi dell’effetto imbuto per l’accesso alle cure da
parte degli utenti.
Quanto sopra è motivo espressivo per vedersi accentuare notevolmente il già noto fenomeno
dell’overcrowding giacché conseguenza della dilatazione dei tempi di attesa, soprattutto per quei
pazienti a gravità minore che s’innervosiscono e ingaggiano con il personale infermieristico vere e
proprie contese per ottenere nell’immediato risposta ai loro desiderata, innescando reazioni
incontrollabili che spesso si traducono in violenze inappropriate.
La presente nota, ha lo scopo di allertare le SS. LL. sulla gravita del fenomeno e per
suggerire l’adozione di “modelli organizzativi” capaci di contenere il fenomeno a tutela dei cittadini e
degli stessi Infermieri.
E’ forte la preoccupazione che il fenomeno dell’overcrowding si accentui, anche in
considerazione dell’approssimarsi della stagione estiva che comporta, per la vocazione turistica
della Puglia, un incremento degli accessi ai PS.
Ciò posto è necessaria l’adozione di comportamenti organizzativi, già attuati in altre regioni,
in grado di ridurre i tempi di attesa per i codici di gravità minore (che rappresentano l’81%), dove in alcune realtà è superiore alle 2 ore per la sola prima visita in ambulatorio:
1. L’istituzione degli ambulatori See & Treat per problematiche cliniche di natura minore sull’esperienza già sviluppata in Toscana che prevede protocolli a gestione infermieristica per patologie non urgenti (49 protocolli), che ha generato risultati eccellenti in termini di assistenza ricevuta (64% eccellente), risoluzione del problema (86% totalmente risolto), il tempo occorso per la visita (83%<ai 10 minuti);
2. Il Fast Track, che rappresenta un percorso veloce di gestione infermieristica (es. Ospedale S.Carlo di Potenza) attuato dall’infermiere di triage con competenze specifiche, di inviare il paziente direttamente allo specialista e/o alla diagnostica in presenza di procedure e protocolli validati dall’Azienda e così bypassare la fase di inquadramento e valutazione clinica del medico di Pronto soccorso.
Le suindicate proposte, già sperimentate con successo, rappresentano innovazioni di sistema, atte a sortire risultati eccellenti non solo sulla qualità delle prestazioni erogate ai cittadini, ma anche a rendere più sicure e protette le prestazioni professionali degli Infermieri sottraendo gli stessi al rischio di aggressioni.
In attesa di cortese cenno di riscontro si porgono i più cordiali saluti.
I presidenti dei Collegi Ipasvi Bari e Bat
Michele Ragnatela e Saverio Andreula