Violenza sulle donne

24 gennaio 2015

Martedì 25 novembre u.s., è stata la giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Per l’occasione il Ministro della Giustizia intervenendo a un convegno sul tema, ha espresso una forte preoccupazione per un fenomeno che sta assumendo carattere di emergenza sociale e politica. Nello stesso giorno, il Ministero ha diffuso un rapporto, relativo ai fenomeni di stalking avvenuti negli anni 2011 e 2012 (dati sicuramente in crescita negli anni 2013 e 2014), che per sintesi di seguito si riportano.

Iniziamo con il precisare che le pene, per chi commette reati di genere, sono state inasprite; sono previste misure
cautelari.
Il fronte della repressione è effi cace, ma manca la piena attuazione di un piano di prevenzione. Serve, quindi, rendere alta e omogenea la qualità degli interventi e investire nella formazione delle professionalità che interagiscono con le vittime.

A tale scopo, l’entrata in vigore della cosi detta “Convenzione di Istanbul” potrebbe rappresentare un’occasione importante a condizione che: «il Governo mette a sistema tutte le forme di tutela esistenti per combattere la violenza di genere che ha ricadute drammaticamente negative sulla società».

Nel 2013 ci sono stati 179 femminicidi, il 14% in più rispetto il 2012, e questa rappresenta «la percentuale più alta mai raggiunta nel nostro paese, pur in un quadro di diminuzione del numero degli omicidi».
Nello stesso giorno, il Ministero della Giustizia rispetto al fenomeno dello stalking, ha diffuso sul proprio sito istituzionale un rapporto realizzato dalla Direzione generale uffi cio statistico: i dati riguardano i fenomeni di stalking, in particolar modo relativamente ai procedimenti definiti presso i tribunali italiani nel 2011 e nel 2012.

Ciò che emerge è un profilo dello stalker con le seguenti caratteristiche: “maschio, età media 42 anni, per lo più italiano e spesso con precedenti penali”.

Dai dati risulta anche il motivo più frequente è il tentativo di ricomporre il rapporto.
La durata media della persecuzione è di 14,6 mesi. Nel 91,1% dei casi, il colpevole è un maschio.