Bari, 19.06.2024
L’Ordine Professionale degli Infermieri di Bari esprime interesse verso la proposta di legge presentata dal presidente della IV Commissione Regionale Sviluppo Economico, Francesco Paolicelli (PD), per prorogare la validità delle graduatorie degli idonei ai concorsi indetti dalla Regione Puglia e delle Aziende del SSR.
Tuttavia, Opi Bari sottolinea la necessità di eliminare la dicitura “vigenti e non scadute alla data di entrata in vigore della presente legge” affinché anche la graduatoria degli infermieri, scaduta a gennaio 2024, possa essere prorogata di ulteriori 12 mesi, insieme alle altre graduatorie attualmente che scadranno a breve.
La modifica è cruciale per garantire gli scorrimenti necessari a coprire i fabbisogni appena approvati, evitando il ricorso al lavoro precario e l’indizione di un nuovo concorso, che comporterebbe uno spreco di risorse economiche ed organizzative. Considerando le problematiche legate alla gestione dei nuovi concorsi per il Servizio Sanitario Regionale Pugliese, un nuovo bando non potrebbe comunque essere espletato in tempi celeri.
L’emendamento originariamente proposto alla legge Omnibus, per le modalità in cui era formulato, permetteva anche alla proroga della graduatoria degli Infermieri di rientrare nelle proroghe. Tuttavia, l’attuale proposta di legge esclude questa graduatoria, una situazione che rappresenta una grande delusione per tutti gli Infermieri coinvolti e per il nostro Ordine, che aveva già nel 2023 segnalato la necessità di una proroga.
Per opportuna conoscenza, si ricorda che la Regione Toscana e la Regione Calabria hanno prorogato le graduatorie in scadenza nell’anno corrente dell’approvazione della legge, non limitandosi a quelle attive al giorno di approvazione della legge. Questo precedente dimostra la fattibilità della nostra richiesta.
Opi Bari resta a disposizione per un confronto costruttivo che possa portare a un risultato utile per tutti gli idonei, mettendoli sullo stesso piano e evitando di lasciare indietro proprio quei professionisti che, durante la pandemia, hanno dato prova della loro professionalità e hanno studiato duramente per superare un concorso, nella speranza di poter lavorare nella propria terra. È fondamentale che l’azione politica sia rivolta al bene comune e alla tutela dei lavoratori.