Comunicato stampa

Una delegazione dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) di Bari ha partecipato all’incontro convocato dalla Prefettura di Bari, dove è intervenuto il presidente Saverio Andreula. Durante l’incontro, sono stati affrontati temi cruciali per la sicurezza e l’organizzazione del sistema sanitario.

Intervento del Presidente dell’Ordine dei Medici, Filippo Anelli: che ha trattato i seguenti punti:
– Esubero di medici entro il 2030: Preoccupazione per la riduzione dell’attrattività della professione a causa di stipendi bassi e desiderio di lavorare meno.
– Episodi di violenza: Riferimenti alla morte di alcuni medici in servizio. Necessità di misure di sicurezza più efficaci nonostante l’impegno delle forze dell’ordine.
– Modelli organizzativi: Importanza di rivedere i modelli organizzativi, soprattutto per le guardie mediche, e garantire che il personale esca accompagnato e lavori in luoghi sicuri.
– Condanna della violenza: Sottolineata l’importanza di condannare gli episodi di violenza e ricordare le conseguenze legali, inclusa la procedibilità automatica e pene fino a 16 anni di carcere.
– Collaborazione: Necessità di lavorare insieme per trovare misure di sicurezza adeguate e chiedere una risposta dalle istituzioni per comprendere il disagio dei professionisti.

Intervento del Presidente dell’Ordine degli Infermieri di Bari, Saverio Andreula:
– Condivisione del contesto: Concordanza con l’analisi di Anelli e impegno continuo per misure adeguate e regole certe nel SSR.
– Situazione complicata: Gli episodi di cronaca dimostrano la complessità della situazione, non solo nei distretti di emergenza-urgenza, ma in tutto il contesto sanitario.
– Carenze e difficoltà: Nonostante una dotazione organica adeguata sulla carta, è importante dire che molte persone lavorano fuori regione e potrebbero rientrare a dare man forte agli ospedali pugliesi, ma le risorse economiche sono limitate. La formazione non è l’unico problema, ma anche una cultura e comprensione del ruolo degli infermieri.
– Pronto soccorso: Situazione critica nei pronto soccorso e ambito emergenza urgenza, dove si richiedono risposte immediate.
– Gestione del personale: La gestione del personale è complicata, con una situazione unica in Puglia dove la centrale operativa 118 è al Policlinico e la rete di governo è in ASL Bari.
– Campagna di informazione: Opi Bari ha programmato un imminente lancio di una campagna di comunicazione per formare e informare il pubblico sul rispetto verso chi si prende cura dei cittadini.
– Richiesta di intervento: si richiede un intervento qualificato supportato dalle forze dell’ordine e relativa disponibilità di collaborazione per qualsiasi attività strategica e programmatica.

Il Dott. Luigi Fruscio, Direttore Amministrativo e Generale di ASL Bari elenca numeri e statistiche:
– Statistiche 2023: 113 segnalazioni di aggressioni, di cui il 65% verbali, il 27% verbali e fisiche, e il 6% fisiche. Il 72% delle vittime sono donne e il 28% uomini.
– Aggressori: Il 48% sono pazienti, il 21% parenti dei pazienti, e il 7% pazienti insieme ai parenti.
– Qualifica degli aggrediti: Il 38.9% sono medici, il 19% infermieri e altri profili. Specifiche percentuali includono medici di psichiatria (8%), SERD (5.3%), medici di pronto soccorso (3.5%), e medici penitenziari (4.4%).
– Distribuzione geografica: Il 50% delle aggressioni avviene nell’area metropolitana, il 40% nell’area sud, e il 12% nell’area nord.
– Costi e risorse: ASL spende 180.000 euro all’anno per turni completi e non può permettersi ulteriori implementazioni. Nel 2024, ci sono state 51 aggressioni, di cui 4 fisiche e il resto verbali.

Parallelamente Interviene il dottor Antonio Sanguedolce, Direttore Generale del Policlinico di Bari:
– Concordanza con i presidenti: D’accordo con le analisi dei presidenti.
– Fattori principali:
1. Formazione del personale: Importanza di operatori formati per gestire eventi con metodiche di escalation.
2. Risorse umane: Necessità di aumentare le risorse umane per migliorare l’efficienza.
3. Percezione del sanitario: Cambiamento culturale necessario per migliorare la percezione del personale sanitario nella società.
– Statistiche del Policlinico: Nel 2024, 12 casi di aggressioni, di cui il 50% verbali e il 50% fisiche. Monitoraggio degli infortuni e aggressioni secondo la legge 81.
– Misure di sicurezza: Presenza di un posto di polizia h12, una stazione dei carabinieri, e diverse guardie giurate. Costi annuali di 5 milioni di euro.
– Linee guida: Monitoraggio degli infortuni, audit, formazione e informazione, costituzione di gruppi di lavoro multidisciplinari, e monitoraggio periodico delle segnalazioni mancate.

Intervento del Sindaco di Bari, Vito Leccese:
– Campagna di comunicazione: Pronti a fare la nostra parte per una campagna di comunicazione, sottolineando che la violenza è disdicevole non solo sul piano penale ma anche sociale.
– Polizia locale: Difficoltà operative a causa dell’overload della polizia locale. Come presidente della conferenza ASL, convocherà i sindaci per discutere misure organizzative e comunicative.
– Videosorveglianza: Disponibilità a implementare la videosorveglianza vicino alle attività a rischio.

Intervento del Questore di Bari, Signer Giovanni che propone:
– Campagna di comunicazione: Attenzione alle campagne di comunicazione, necessità di un messaggio deciso contro la violenza.
– Posti di polizia: Implementazione di nuovi posti di polizia, con turni aggiuntivi al Policlinico e San Paolo, e un nuovo posto a Putignano.
– Guardie mediche: 54 guardie mediche aperte dalle 20 alle 8, con un sistema di videosorveglianza centralizzato che registra gli ingressi. Il medico avvisa quando si sposta e dove sta andando, con il supporto delle volanti disponibili.

Successivamente l’intervento del Comandante del Nucleo Carabinieri della Provincia di Bari:
– Modelli organizzativi: Necessità di affiancare i modelli organizzativi, accorpare i presidi e non lasciare il personale isolato. La presenza fisica come elemento di deterrenza.
– Valutazione delle priorità: Valutazione delle priorità sui presidi maggiormente esposti e perseguimento di sacrifici finanziari per prevenire le aggressioni. Connubio tra misure organizzative per ridurre le aree a rischio.
– Tavolo di lavoro: Creazione di un tavolo di lavoro per mettere a punto strumenti efficaci.

Segue l’intervento del Generale Russo della Guardia di Finanza:
– Solidarietà: Espressione di solidarietà, sottolineando che i problemi persistono da 40 anni. Necessità di affrontare il problema su più livelli, con investimenti in sicurezza, politiche regionali e fondi specifici.
– Comunicazione: Importanza della comunicazione già dalle scuole per far emergere il ruolo sociale dei sanitari e ottenere benefici nel tempo.
– Formazione e kit di difesa: Necessità di formazione per la difesa personale e kit di difesa per far capire la vicinanza alle forze dell’ordine.

Facendo sintesi interviene il Prefetto di Bari, Francesco Russo che sottolinea la necessità di:
– Organizzere i presidi: Corretta organizzazione dei presidi con gli strumenti a disposizione. Il tavolo tecnico è a disposizione per calibrare la videosorveglianza comunale rispetto ai presidi particolarmente delicati.
– Incontro immediato: Proposta di calendarizzare un primo incontro immediato per discutere le situazioni più urgenti.
– Modifica normativa: Possibile modifica normativa per aumentare le sanzioni e dissuadere le intenzioni violente.
– Confronto tecnico: Subito in campo un confronto tecnico per dare maggiore presenza e vicinanza, con formazione e supporto per gli operatori sanitari.
– Compattezza istituzionale: Indispensabile la compattezza delle istituzioni e volontà di salvaguardare le figure sanitarie, ricordando l’importanza della memoria storica dal periodo COVID non distante dai nostri giorni.

L’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Bari apprende con grande piacere l’interesse e la partecipazione di tutti i partecipanti al tavolo e si rende disponibile a partecipare attivamente per i tavoli futuri, attraverso la diffusione di dati specifici e proposte attive al fine di raggiungere l’obiettivo di tu